L’impatto è stato bruttissimo perché il reparto era collocato nell’area Di Giovanni cioè al di fuori della struttura ospedaliera come spesso accade. Beh quella non era una struttura fatiscente ma era una struttura antica, vecchia. Il reparto era abbastanza cupo, finestre con le sbarre. Corridoi letti a destra e sinistra. E sono stato accolto dai colleghi che lavoravano tutti precedentemente, quasi tutti lavoravano nell’ex… nel Manicomio. Per cui avevano una formazione particolare.
Al tempo del manicomio il personale non era considerato sanitario. Erano considerati personale tecnico quindi non erano degli infermieri. Credo che facessero le punture si non so secondo quale permesso o criterio. Poi dopo la riforma Basaglia sono passati sul campo direttamente come infermieri professionali. Però il modo di fare era stato fortemente condizionato dal manicomio. Per cui io credo che abbiano portato la loro cultura manicomiale nei nuovi servizi psichiatrici. Così come credo che i medici che hanno lavorato nel manicomio hanno portato la loro cultura nei nuovi servizi psichiatrici. Quindi io ho pensato subito che la riforma Basaglia… c’è stata praticamente come evento burocratico, non è stato una rivoluzione interiorizzata dal personale capito? Perchè naturalmente ognuno ha portato la sua esperienza. Anche se poi credo che abbiano fatto dei corsi, qualcosa. Se non altro per i colleghi per passare da personale tecnico a personale sanitario.
Allora io devo dire che erano tutte brave persone dal lato umano, ma te lo dico sinceramente. Tra l’altro erano abituati a lavorare in squadra di quattro persone, perché i turni erano di quattro persone. Ma erano squadre che rimanevano immutate per anni. Poi c’erano anche delle storie tremende di gelosie eccetera all’interno di queste squadre.
Beh ecco non mi sono trovato benissimo perché le nozioni che mi davano erano di tipo manicomiale. Devi stare attento quando passi per il corridoio. Passa rasente ai muri. Come per dire non ti fidare. E c’era questo clima di sospetto nei confronti delle persone. Poi una cosa che mi ha colpito subito è quando una persona non accettava la terapia, perché c’erano i tempi in cui si somministravano le terapie, gli infermieri senza tante storie prendevano il paziente, lo tenevano fermo e gli facevano la puntura. Ma senza neppure avvisare il medico perché era una prassi consolidata.
Ecco riguardo alla pericolosità io per esperienza personale quando c’è stato qualche episodio di aggressività il 90% delle volte è stato causato dall’infermiere perché l’atteggiamento dell’infermiere nei confronti del paziente molto spesso era impositivo. Cioè non puoi tenere questo, non puoi tenere questo… Io ho visto una persona contenuta e poi fatto il TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio) solo perché l’infermiere è andato a… come si dice… a togliere una penna al paziente. Il paziente ha reagito e ne è nata una discussione, una colluttazione. Il paziente è stato contenuto e poi è stato fatto un TSO. Bastava semplicemente chiederla. La penna. Oppure cercare di convincere che non poteva tenerla. Non sono sicuro che fosse una penna ma era qualcosa di simile insomma.
È successo anche a me una volta che sono andato a prendere le sigarette ad una persona che fumava in stanza. Ho preso il pacchetto e mi sono preso un cazzotto perché … ma credo che è l’unica volta che ho avuto una colluttazione perché si … bisogna agire in maniera più convincente, più prudente insomma. Non ti puoi permettere solo perché hai a che fare con un paziente di adoperare l’autorità. No, non ho mai visto aggressività gratuito. Di solito è sempre stata procurata però è abbastanza comprensibile… è abbastanza comprensibile. Se tu racchiudi una persona dentro un luogo chiuso, contro la sua volontà diventeresti aggressivo anche tu se fossi nelle stesse condizioni o no?!? Se non capisci il motivo soprattutto per cui ti hanno rinchiuso in un posto contro la tua volontà… credo…
Io ho letto una volta che siamo tutti potenzialmente aggressivi. Ognuno ha una sua soglia e dipende con quanto… dipende sì l’altezza di questa soglia.
