La più bella esperienza è stata aver portato gli ospiti al mare. Ma non nella colonia… nell’albergo comune… di tutti! Questa è stata la più bella esperienza… aver vinto questa battaglia dopo aver cercato non so neanche quanti hotel ….tutti che dicevano di no. Alla fine ho imbrogliato uno, ho detto che erano persone anziane e quando sono arrivata mi hanno preso da una parte mi hanno detto “Lei ci ha imbrogliato!”. Ho risposto “Vedrete che sarete felici”. Infatti per anni mi hanno scritto perché i nostri ospiti sono stati i migliori di tutti gli ospiti…. di chi era nell’albergo: non hanno fatto casino, sono stati bravissimi, pulitissimi , è stata un esperienza stupenda, tra la gente, con la gente….
Dormire in una stanza in cui dormivano due ospiti ed un operatore perché io non volevo, come si faceva con gli anziani che tu li metti nelle stanze ed un operatore gira di notte. Ho detto “Nessuno deve girare di notte perché gli altri pensano che tu devi guardarli. Per cui chi ci sta in questo progetto vuol dire che con l’ospite o due ospiti condivide giorno, notte cene, colazioni, bagno e letti.
Devo dire che molte di queste proposte mi erano state fatte dai miei operatori. Ho avuto degli operatori rivoluzionari, che volevano sperimentare questo. Per cui stavo dando voce a quello che non capivo se era il loro bisogno, ma nel contempo capivo che sei io rispondevo a questo, loro sarebbero stati dei bravissimi operatori e avrebbero trasmesso il loro operare agli altri. E questo per me era importantissimo
Sono stati 10-15 giorni, non ricordo bene, intensissimi però bellissimi. Ho vissuto quel momento col terrore perché facevo la spola dal San Felice perché avevo meno personale, perché l’avevo dirottato al mare ma devo dire che c’è stato un appoggio di tutto il personale, sia chi è rimasto sia chi è andato e questa esperienza gli ospiti poi l’hanno trasmessa ad altri ospiti per cui l’anno dopo hanno detto vogliamo andare al mare.
Ma vedere la felicità delle persone che hanno visto il mare, la spiaggia…. altra cosa: poi entravano nella stanza da letto dicevano “Noi dormiamo qua, in albergo?”. Si guardavano attorno erano esterrefatti e io guardavo l’emozione… con il bagno nostro… si sentivano come in una reggia. Poi quando veniva servita la colazione giù, il pranzo… Ma vedere loro andare giù in punta di piedi, tutti vestiti bene….iper educati e lasciavano la stanza da letto che era in ordine, facevano anche il letto. Addirittura alla sera più di un operatore – mi vien da ridere, perché c’era un operatore a dormire con le donne, non importa – l’operatrice donna poteva dormire con un ospite maschio, non importa – loro di sera si alzavano e andavano a coprire gli operatori, facevano il letto.
“Aspetta che prendi freddo”. Gli operatori erano sconvolti della tenerezza e queste persone usavano nei loro confronti.
Io ricordo quegli sguardi di una felicità… Erano esterrefatti, increduli… la delicatezza, la felicità….