Estate Felici

I pazienti non sono numeri no?!?

Adesso però mi sembra che stiamo tornando indietro di… di anni e anni. Tutto il lavoro fatto mi sembra perso. Ma non è detto che sia stato perso. Però come dire adesso non vedo la volontà neanche politica… la politica c’è stata poco sempre… Però anche tra i medici non vedo più quella voglia di battersi per il paziente.

E soprattutto io, il principio mio per cui mi sono sempre battuta era i pazienti non sono numeri no?!? Perché il problema è sempre questo qua… in tutti gli ambiti ma in questo soprattutto! Non sono numeri ma sono persone. Persone. È c’è l’individuo che tu ok va bene le regole per tutti eccetera, eccetera. Ma poi il progetto deve essere assolutamente individualizzato, individuale. E lì spesso e volentieri si tende a fare delle cose che van ben un po’ per tutti.

E specialmente per uno come mio figlio che è un creativo, che ha sì questa intelligenza un po’ diciamo… alternativa… diventa pesante. Pesante, pesante. Essere trattato come uno dei tanti, per tutti è pesante perché ognuno ha la sua individualità, ma per alcuni è come se uccidessi la personalità.

Cioè tu devi lavorare, e io ho sempre battuto su questo, devi lavorare sulla parte sana delle persone. Devi fare in modo di tirar fuori il residuo sano. Non puoi solo imbottirlo di farmaci e annullare la persona. Cioè è questo. Cioè la tendenza… si ha la tendenza di basarsi sul farmaco ma poi: psicoterapia mai viste, o poco niente. E anche l’accompagnamento dei familiari è lasciato un po’… poi adesso con sta pandemia ancora più di prima.

Però bisogna trovare un modo di tornare a fare gruppo, a fare rete. Anche con i servizi sociali dove lavoravo dicevo sempre “Ragazzi, bisogna fare rete. Non c’è; non c’è la rete!”. Se tu lavori in rete li vedi i risultati. Invece uno lavora per il suo, uno per un altro. Però devi fare gruppo sennò i risultati non si vedono. Vengono disperse tutte le energie.

La società poi, che già c’è lo stigma e tutto quello, come fa ad accogliere queste persone? Le persone non possono essere rinchiuse. Adesso sono state rinchiuse a casa per forza di cose. Ma bisogna piano piano cominciare a rifarle uscire, di entrare per quanto possibile nella società tra virgolette normale… tra virgolette perché ormai di normale c’è poco niente!

Quello che vedo io adesso è proprio una volontà di impegnarsi e avere dei risultati seri, perché non puoi solo fare… si il progettino, tanto vivi un po’ alla giornata e dopo vedremo quello che sarà… ormai c’è questo andazzo qua. Non va bene no.

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