Sono entrato che non si poteva ancora uscire. C’era il gabbiotto della guardia che controllava chi usciva. Che potevano entrare e uscire solo i dottori e gli operatori e i pazienti allora non potevano uscire in nessun modo se non accompagnati dagli infermieri.
Ah io come persona mi ritengo una persona tranquilla se mi lasciano tranquillo io non provoco mai nessuno. Certo che quando uno ti pesta i piedi bisogna stare attenti, perché quando ti pestano l’alluce sbagliato diventi anche cattivo alle volte. Ma io sono cattivo solo con le persone che sono cattive con me. Se sono tranquille, se sono delle brave persone. Perché io quando vedo che una persona non si comporta bene con me cerco di eliminarla, eliminarla nel senso di non frequentarla più. Poi quando vedo che queste persone insistono in qualche modo e vengono lì ad insistere per poi anche provocarti sì… allora lì si che divento anche cattivo. Adesso non posso più reagire come prima perché essendo uno che ha frequentato il manicomio, cioè l’ospedale psichiatrico, posso andare nel torto e andare in mezzo ai guai con la legge quindi cerco in qualche modo di evitare il più possibile di essere provocato da persone che non ritengo a modo.
Ho sempre fumato sigarette… quelle si ne fumo tante. Sigarette ne fumo tante. Ma perché sono diventato nervoso dopo 30 anni lì del Manicomio. Sono gestito dal nervosismo perché il nervosismo mi assale quando penso a queste cose. È un pensiero che ricorre, ormai è diventato indelebile.
Cosa servirebbe? Beh servirebbe intanto… non vedo l’ora di allontanarmi anche da San Felice e di andare il più lontano possibile da queste zone per andare per conto mio. Poi per stare più vicino alla mia ragazza… non ho più la patente perché non posso più avere la patente perché essendo psichiatrico capisci che non posso più avere la patente… ecco che mi devo arrangiare in tram e vado in tram dalle raga… dalla mia ragazza, no ragazze – ragazze perché sono due sorelle – ma vado dalla mia ragazza e parlo anche con sua sorella qua e là dei miei problemi cercando in qualche modo di risolvere i miei piccoli problemi possibilmente per poi dopo essere più tranquillo durante la settimana che non ci vediamo ecco che… vado con tanto amore io e tanto amore loro.
Si perché ci vuole tanto amore in queste faccende qua. Non ci vuole astio, odio o rimuginare vendetta. La terapia è l’amore, solo l’amore e basta. Bisogna fare del bene nella vita, anche se non si è capaci di farlo bisogna cercare di farlo… non c’è altra via… poi deciderà lui, l’Eterno, se avrai ragione o no.