È stato un periodo difficile – quello che più mi è mancato è stato il contatto con la comunità di San Lazzaro, con gli amici, con le famiglie in difficoltà che cercavamo di aiutare.
In questo momento il contatto è possibile, le relazioni che sembravano perse ora riprendono e si capisce che, in realtà, non si sono mai interrotte.
Sento rinascere la speranza e la voglia di riprendere il percorso dal punto in cui era stato interrotto.
Non tutto sarà come prima, è evidente, ma non è un male perché eravamo comunque in difficoltà.
Ci sono stati fatti nuovi, sono emersi dei conflitti, la comunità ne è uscita ferita, alcuni si sono allontanati. Oggi mi chiedono di riprendere in mano la situazione
Cosa fare? Come riuscire a coinvolgere i vecchi volontari?
Se diranno di no, che non se la sentono?
La nostra comunità è grande, ma è difficile trovare volontari disposti a impegnarsi in modo continuativo. E poi la gente sembra incattivita, poco incline a spendersi per fare del bene.
Tuttavia, sento che bisogna provarci, con fiducia, con un atteggiamento positivo.
Non possiamo arrenderci.